Il Bagnou (o Bagnaud) è uno sperone roccioso, a 1400 m di altitudine, che sull'altro versante della valle d'Angrogna rispetto al Sap, sovrasta Pra del Torno, a non grande distanza dalla Vaccera, 1580 m che comunica con il vallone di Pramollo, e dal Monte Servin (1758 m).
Qui salì, a meta settembre, il gruppo che si era raccolto in un primo tempo più in basso, al Chiot di Pra del Torno, dove erano stati ammassati armi e materiali provenienti dalle caserme di Torre Pellice e di Luserna S. Giovanni.
Il gruppo contava inizialmente una ventina di uomini, saliti a 35 - 40 in dicembre.
Era comandato da Poluccio Favout e composto da elementi di Torre Pellice e Luserna S.Giovanni. Tra essi ricordiamo gli studenti Federico Balmas, Paolo Monti e Robertino Juvenal; poi Dino Buffa, Michel Long, Giovanni Nicola, Attilio Fenoglio, Bruno Migliotti, Giacomino Suppo, tutti contadini e operai di Torre Pellice e Luserna S.Giovanni. E ancora, lo studente torinese Edo Dabbene e il dottore Manassero, figlio di un farmacista di Torre. Poco più tardi, in novembre e dicembre, salirono in banda il milanese Orfeo Gentile, Augusto Gambi e Francis Rostan di Torre Pellice. Si aggregò intorno alla metà di ottobre Jacopo Lombardini, predicatore evangelico trasferitosi in Piemonte da Carrara nel 1939 e istitutore presso il Convitto Valdese di Torre Pellice. Assertore di ideali antifascisti e repubblicani, che non aveva mancato di testimoniare già in passato, Lombardini ricevette l'incarico di cappellano e commissario politico della formazione da Roberto Malan a nome del Partito d'Azione, il principale organizzatore del movimento partigiano nella zona. La sua opera si estendeva a tutti i gruppi partigiani , che visitava a turno. Alle sue riunioni, in cui si fondevano con grande efficacia la predicazione e l'appello alla rivolta, partecipava anche la popolazione. A lasciare testimonianza preziosa dell'attività del gruppo sono proprio i quaderni di Lombardini:
siamo la banda del Bagnau; siamo i ribelli contro i quali quasi settimanalmente viene lanciato dalle autorità tedesche o da quelle fasciste un bando che invita o ordina di presentarsi.... Siamo liberi qui sulla montagna, e non abbiamo nessuna voglia di tornare schiavi.
Siamo i ribelli del Bagnau: i fratelli di quelli delle altre Bande sparsi su questi monti di Angrogna e della Val Pellice , ma non solo di questi....
Nel gennaio del 1944 la sede del gruppo fu raggiunta da numerosi colpi d'artiglieria sparati a oltre 4500 metri di distanza in linea d'aria e danneggiata. "Subito dopo il bombardamento - scrisse ancora Lombardini - la vita riprese il suo andamento regolare: riordinate le camere devastate, turati i buchi nei muri causati dai proiettili, puntellato il tetto, rioccupammo le nostre case", tuttavia, l'attività riprese il suo andamento regolare fino alla grande operazione di rastrellamento denominata "Sperber" che investi le Valli Pellice, Chisone e Germanasca tra il 21 e il 31 marzo 1944. Durante l'offensiva nazifascista Lombardini venne catturato: mori nell'aprile 1945 a Mauthausen. Su un grande masso posto dietro la Casa della pace del Bagnau, una lapide ricorda il suo impegno e il suo sacrificio.
Il gruppo del Bagnau si distingueva tra gli altri gruppi partigiani per un più stretto legame con il centro politico e organizzativo di Torre Pellice. Alcuni dei suoi membri (primo tra essi Poluccio Favout) avevano preso parte all'attività clandestina prima del 25 luglio, altri erano rientrati in valle, dai loro reparti, solo dopo l'8 settembre, ma tutti erano molto legati tra loro e con gli uomini dell'Intendenza; anzi, tra il Bagnau e l'intendenza lo scambio di uomini era continuo.
Nel seguito della lotta il gruppo del Bagnau fungerà da centro propulsivo per l'espansione partigiana in val Germanasca e val Chisone e da centro di coordinamento della lotta in Val Pellice e Val d'Angrogna. A partire dal gennaio 1944, per ragioni di sicurezza, un consistente numero di partigiani della Val Pellice e della Val d'Angrogna iniziarono a trasferirsi in Val Germanasca. Ciò comportò la riorganizzazione del gruppo del Sap che si unì a quello del Bagnau, località quest'ultima che da quel momento venne scelta come sede principale.