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Percorso 9 - Villar Pellice

Il percorso in sintesi

  • Località toccate: Villar Pellice (668 m) - Quiotiart, Maussa (944 m) - Bessè (1015 m) - Bars (1200 m) - Bezza (1371 m) - Rifugio Invincibili - Ciampas (1245 m) - Budeina (1015 m) - Serre (1000 m) - Comba, Cucuruc (976 m) - Cougn, Courbira, Villar Pellice (668 m)
  • Dislivello: 513 m
  • Difficoltà: T/E
  • Tempo: 4 ore
  • Periodo consigliato: tutto l'anno (d'inverno neve permettendo)

Accesso

Accesso: in auto, da Torre Pellice a Viilar Pellice: appena entrati nel paese sulla destra si trova il municipio. Si parcheggia nella piazzetta antistante o nella piazzetta vicino alla Posta.

Scheda

L'itinerario inizia dalla Piazza principale di Villar Pellice intitolata a W. Jervis (Monumento a ricordo) dove, nella notte dal 5 al 6 agosto 1944 furono finiti, a colpi di mitra, cinque ribelli, prigionieri portati dalle Nuove di Torino che poi furono appesi, laccio al collo: uno ad un pianta, due a pali della luce, e gli altri ad un balcone. Fra di essi venne riconosciuto il giorno dopo l'ing. Willy Jervis.

Dopo quasi due anni sarà identificato anche, grazie a un paio di scarpe, un partigiano valsusino: Angelo Primela Miero di Bussoleno.

Il Percorso si snoda nell'indritto di Villar dove si sono formati e svolgevano la propria attività diversi gruppi partigiani: della Budeina, del Bessè, degli Iraij, della Comba e del Ciarmis che presentavano alcune caratteristiche comuni. Erano composti in grandissima maggioranza da elementi del luogo (contadini e qualche operaio). Disponevano di poche armi rispetto agli altri gruppi della valle, perché avevano organizzato le azioni di recupero troppo tardi. Fino a tutto novembre vivevano fissi in banda esclusivamente i renitenti alla leva. Venivano raggiunti dagli altri solo in caso di pericolo o per compiere un'azione.

Dalla piazza ci si dirige verso il Tempio Valdese e si segue la strada asfaltata via Indritto, in mezzo alle case (nel '43 in quella zona erano presenti solo orti, vigne e qualche casolare per il ricovero degli attrezzi Tinagi). Dopo un primo tornante sulla sinistra si trova un altro cippo dove il 4 febbraio del 1944 ci fu un altro eccidio.

Nella vigna, sopra il paese, furono rinvenute alcune armi. Poco lontano i rastrellatori tedeschi scorsero quattro valligiani intenti al lavoro dei campi. Quei quattro, ai loro occhi, non potevano che essere i possessori delle armi rinvenute. I tedeschi si avvicinarono, li spinsero in mezzo alla strada, li interrogarono, i quattro negarono e quando credettero di avercela fatta, l'ufficiale disse loro di andare; i quattro fecero pochi passi e caddero colpiti alla schiena.

Erano Davide Travers, di 32 anni, padre di due figli, Giovanni Daniele Rivoira, di 52 anni, padre di quattro figli, Alberto Talmon, di 45 anni, padre di 4 figli, Giuseppe Roux di 45 anni pacifici agricoltori che come quasi tutti i loro compaesani erano fuggiti all'avvicinarsi dei militi.

Si continua la strada asfaltata in salita per circa 20 minuti, fino al numero civico 18 (garage sulla curva) prima di imboccare una mulattiera - sentiero sulla sinistra. Si incontra subito una fontana con acqua potabile; seguiamo il sentiero e dopo circa 20 minuti arriviamo alla Borgata Maussa passando sotto le case ristrutturate dell'Agriturismo "Mausset". Da qui dobbiamo prendere il sentiero verso sinistra, seguendo le indicazioni "Invincibili" verso il Bessè. La graziosa borgata Bessè (1020 m), ove è visibile una caratteristica fontana in pietra, fu sede di un gruppo di partigiani di circa 10 uomini del posto, guidati da Stefano e Giovanni Barolin.

Incontrata la strada asfaltata, che sale dalla borgata Subiasco, la si percorre fino al bivio con il sentiero degli Invincibili per Barma d'Aut e poi, su fondo naturale, la si segue risalendo boschi fitti di querce e castagni. Un tratto con ampi tornati non si presenta faticoso e, dopo circa mezz'ora di cammino tocca sulla sinistra i casolari ristrutturati del Bars 1205 m, che precedono una ascesa sostenuta, fino alla Località Bezza, dove troviamo il Rifugio degli Invincibili.

Dal Rifugio ritorniamo indietro di 50 m e al primo tornante prendiamo il sentiero segnalato verso la borgata Budeina. Il sentiero ad un certo punto attraversa la strada carrozzabile sterrata che dalla Maussa sale al Ciampas. Seguire il sentiero fino a quando si incrocia la strada sterrata che dalla Budeina sale alla Borgata Pertusel. Merita salire fino alla borgata Pertusel in parte recuperata dove si ha un' ottima vista sulla valle. A Pertusel, il giorno 5 agosto 1944, fu uccisa una donna, Anna Cordin, di 57 anni. Durante un rastrellamento un reparto risalì il ripido pendio del costone dove era stata postata la mitragliatrice partigiana; per rappresaglia diede alle fiamme tutto il villaggio di Pertusel, fucilando la povera donna, la sola che fosse rimasta a guardia della casa.

Arrivati alla borgata Budeina, all'altezza della fontana andiamo a sinistra in piano verso la Borgata Comba.

Il Gruppo della Budeina fu il gruppo più importante, contava all'inizio 10 - 15 uomini, tutti del luogo. Costoro avevano una seconda base nella vicina Comba, località sicurissima, ed erano comandati da Enrico Barolin. Prima di arrivare alla borgata Comba passiamo accanto alla vecchia scuola Beckwhit del Serre. Il 4 febbraio un reparto di tedeschi dal borgo di Villar Pellice con un cannone, posto sulla strada, si mise a bombardare il ripido pendio sovrastante, per intimorire partigiani e popolazione ed alcuni proiettili colpirono la graziosa scuola, abbandonata in tutta fretta ai primi colpi, dai bambini e dall'insegnante. Dalla borgata Comba, si segue ancora la strada verso la Borgata Cucuruc. Alla fine delle case sotto un roccione troviamo due piccole lapidi. La prima ricorda Giuseppe Garnier, robusto alpigiano di 52 anni che il 21 marzo del 1944 mentre dall'alto di Cucuruc stava manovrando una mitragliatrice per proteggere la ritirata dei suoi fu colpito mortalmente da una scheggia di granata. La seconda l'agricoltore Pompeo Pascal di 48 anni che il giorno 5 agosto del 1944, il solo uomo trovato sul luogo durante il rastrellamento, fu strappato alla moglie ed ai quattro figli ed abbattuto a fucilate. Dopo 10 metri, al tornante verso destra, lasciamo la strada asfaltata e prendiamo il sentiero che scende verso il cimitero di Villar Pellice, seguendo le indicazioni bianco e rosse del sentiero dei caprioli, la vecchia strada comunale che collegava il capoluogo alla borgata Pertusel. Arriviamo in breve alla borgata Cougn, seguiamo il sentiero che scende sulla sinistra (non in piano sulla destra; porta alla strada asfaltata) e dopo un diagonale ed alcuni tornanti giungiamo in località Courbira che si affaccia sulla valle del Rospart. La mulattiera scende con qualche tornante al cimitero di Villar. Nel cimitero, sulla sinistra, addossata al muro perimetrale, c'è la tomba di Willy Jervis e due lapidi in memoria dei caduti. Dal cimitero arriviamo in breve davanti al municipio dove finisce l'escursione.