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Percorso 4 - Bobbio

Il percorso in sintesi

  • Località toccate: Villanova (1223 m) - Conca del Prà (1732 m) - Rifugio Granero (2377 m) - Colle Selliers (2851 m)
  • Dislivello: 1628 m
  • Difficoltà: E
  • Tempo: 5.5 ore
  • Periodo consigliato: luglio - settembre

Accesso

Accesso in auto da Pinerolo a Bobbio Pellice e da qui a Villanova. Si lascia l'auto a Villanova nel parcheggio asfaltato a pagamento (€ 3 giorno da giugno a settembre). In alternativa si può proseguire in auto lungo la pista non asfaltata che raggiunge la Conca del Pra (tratto a pagamento e con orari di salita e di discesa regolamentati).

Scheda

Lasciato il parcheggio si attraversa la Borgata di Villanova e ci si avvia sulla ampia mulattiera posta sulla destra del torrente. Si prosegue sulla mulattiera, la si segue mantenendosi a destra del torrente e superato un breve tratto ripido si passa al di sotto delle case del Brunei, dove origina sulla destra l'inizio del sentiero verso il vallone di Crosenna - Bivacco Boucie. Si scende leggermente e si attraversa il ponte sul rio Crosenna, si prosegue e si incontra la pista non asfaltata presso le rovine del forte di Mirabouc 1438 m. Si segue la pista non asfaltata verso sinistra mantenendo la sinistra orografica del torrente Pellice e in breve si raggiunge il Piano del Pis (m 1440) con sulla destra una bella cascata del torrente dell'Urina. Si prosegue per la pista non asfaltata fino alla Conca del Prà, in più punti è possibile tagliare i tornanti con sentieri molto evidenti. Nell'ultimo tratto è possibile abbandonare la pista e seguire il sentiero sulla destra, che passa sotto una parete utilizzata come palestra di roccia, e raggiungere in breve si esce sul colletto della Maddalena 1737 m dal quale si può ammirare l'intera Conca del Pra (lunga circa 4 Km) con all'inizio il Rifugio Willy Jervis (m 1732).

In più di una occasione i partigiani furono costretti a ripiegare in alto, trovando rifugio nella conca del Prà dove, nella primavera - estate del 1944, fu approntato addirittura un grande campo per l'addestramento delle reclute. Nello stesso periodo nella conca vennero effettuati alcuni lanci di materiale da parte degli Alleati (Missione Orange Gobi).

Si continua attraversando l'intera Conca del Pra fino alle baite situate sul limite meridionale della conca stessa, Partia da mount 1750 m. Alla fine della conca si segue la stradina, sulla destra, che con fondo sempre più disastrato giunge nei pressi della presa dell'acquedotto. Si prosegue per una ripida traccia di sentiero pietroso fino ad un colletto che immette in un lungo sentiero su terreno erboso fino a giungere alla conca di Pian Seneive 2060 m dove è situato un cippo a ricordo di un aereo militare americano caduto nel 1957 ed i cui resti sono in parte dispersi nella conca. In alternativa dalla fine della Conca del Pra, dopo l'ultima borgata di baite, si può attraversare il torrente e seguire il sentiero che si inerpica sulla destra orografica nel bosco di larici e si giunge a Pian Seneive. Alla fine di pian Seneive i due sentieri di riuniscono, si prosegue attraversando il torrente e seguendo sempre il sentiero ben visibile ci si avvia su un costone Schina d'Asu in parte erboso e con arbusti di rododendro si raggiunge il Rifugio Battaglione Alpini Monte Granero (m 2377) che sovrasta il lago Lungo. Attraversato l'emissario del lago e superato un dosso sulla destra, si segue il sentiero mantenendo la destra orografica del vallone. Dopo circa un quarto d'ora di salita si incontra la lapide posta a ricordo del partigiano Paul Garnier morto in uno scontro a fuoco con soldati tedeschi nel novembre 1944. Si prosegue mantenendo la destra orografica del vallone fino al Colle Sellieres (m 2851). Dal colle si vede il rifugio francese del Mont Viso.

Alla fine della conca, giunti ai piedi della risalita che precede il rifugio Jervis si segue a destra la strada carrozzabile che scende a Villanova. La si segue per poche centinaia di metri e al primo tornante sulla sinistra, poco prima che la strada attraversi il Pellice, la si abbandona per imboccare il sentiero che si stacca sulla destra. La traccia del sentiero, abbastanza evidente e ben segnalata, passa in un rado bosco di larici e attraversa una zona ricca di risorgive d'acqua. Giunti all'altezza del Pian dei Morti, alcune brevi risalite permettono di superare sulla destra, senza difficoltà, i salti rocciosi che impediscono di scendere direttamente. La traccia incomincia a perdere quota fino a portarsi in prossimità del Piano del Pis 1440 m, proprio di fronte alla Cascata dell'Urina. Il sentiero costeggia la riva desta del Pellice per poi discostarsene e attraversare una zona ingombra da grandi macigni e antri scuri. Alla mattina o alla sera o nelle giornate uggiose è possibile incontrare esemplari di Salamandre di Lanzai (Sito di Interesse Comunitario Oasi del Barant). In questo tratto il percorso è particolarmente affascinante e vario con insoliti scorci sul torrente che forma numerose cascatelle proprio di fronte al Forte di Mirabuc. Si scende ancora e con un ultimo tratto nel bosco si raggiunge il ponte di legno che permette di passare sulla riva opposta dove si incontra la mulattiera a poca distanza da Villanova.